Derek Paraboschi

Psicologo

Era notte e, dopo una serata impegnativa, mi sono accorto che per aprire la porta di casa al buio facevo meno fatica a visualizzare la chiave con la coda dell'occhio che guardandola direttamente. Mi sono chiesto il perchè. Poi, quei "perchè", non sono più finiti, passando da domande legate alla differente distribuzione di bastoncelli e coni nella retina a domande legate alla sofferenza psicologica umana.

Mi sono laureato in Scienze e Tecniche psicologiche all'Università degli Studi di Parma (Tesi: Il martello di Efesto: Reti Neurali) e poi, sempre nella stessa, in Psicobiologia e Neuroscienze Cognitive (Tesi: Neuroni con proprietà specchio della corteccia premotoria del macaco).
Dopo un anno di tirocinio al laboratorio della facoltà di biologia - in cui ho imparato  l'analisi etologica del modello murino e l'analisi di misure fisiologiche e psicologiche di modello umano in contesto stressogeno - ho deciso di concentrarmi sulle persone e sulla mente nella vita che tutti noi viviamo.
Ho passato diversi mesi come educatore al Centro LAPS di Casalpusterlengo a sostegno di bambini e ragazzi con Disturbi dell'apprendimento, per poi intraprendere la professione privata focalizzandomi su ragazzi e adulti.
Parallelamente valuto progetti di Ricerca e Sviluppo a carattere psicologico per aziende.
Dopo un anno mi sono iscritto alla scuola di psicoterapia cognitivo comportamentale ASCCO a Parma dove, attualmente, mi sto specializzando.
Durante la scuola ho svolto un tirocinio biennale all'ospedale di Lodi e Codogno vedendo principalmente pazienti con problematiche di carattere ansioso e depressivo e, al momento, sto svolgendo tirocinio all'ospedale di Fiorenzuola.


Con continua esperienza e partecipazione a corsi formativi ho appreso varie tecniche, tra cui ipnosi, mindfulness, meditazione legata alla prestazione sportiva e altro.


Come posso aiutarti?


Ufficialmente vesto l'uniforme cognitivo comportamentale di terza generazione, ho una propensione per le tecniche basate sull'evidenza cognitivo comportamentali e ACT.
Durante l'esperienza che ho coltivato riconosco però che, nei diversi approcci psicoterapici, le differenze, più che sui processi legati alla sofferenza umana, sono legate al linguaggio che ognuno di noi usa per descriverle.
In base a questo penso quindi che siamo noi professionisti a dover adattare il nostro approccio alle persone che ci chiedono aiuto, utilizzando il punto di vista che è più utile a loro, e non a noi.

Per i miei pazienti solitamente utilizzo un approccio che affonda le radici in ciò che ho imparato da una visione psicobiologica del comportamento umano e lo unisce ad una che permette di fare spazio alle nostre vulnerabilità, alle nostre esperienze, ai nostri pensieri e alle nostre emozioni.

La sofferenza psicologica, in vari gradi, farà sempre parte della nostra vita. Quando sembra inaccettabile, quello che voglio offrire è uno spazio protetto in cui iniziare a lavorarci sopra, per impedire che questa sofferenza ci blocchi.

"Essere in salute consiste nell'avere la stessa patologia di tutti gli altri"
- Robert Sapolsky

Via A. Govoni, 5
29122 - Piacenza
P. IVA 01819580331
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.